Gruppo di cinesi e Elledue in visita a Montalcino

Esportare vino in Cina: il nostro incoming alla scoperta delle eccellenze Toscane

Tre giorni intensi tra le colline senesi: si è concluso da poco l’incoming che abbiamo organizzato e ospitato in Toscana, con un gruppo di nostri partner importatori cinesi. Un’occasione unica per mostrargli le bellezze toscane, alla scoperta di tutte le sfumature del Brunello di Montalcino.

L’export management del vino non riguarda solo fiere di settore, contatti con distributori e importatori o in generale le attività che avvengono al di fuori dal territorio nazionale. Anche le attività di incoming risultano fondamentali per sviluppare la conoscenza di un prodotto, di un territorio e per creare una relazione proficua con i propri partner esteri.

Promuovere un vino fuori dai confini nazionali risulta spesso difficile. La complessità è far comprendere a coloro che si trovano a km di distanza dal luogo di produzione, quali sono le caratteristiche di un terroir nonché la storia raccontata da una bottiglia. Tutti aspetti che confluiscono nella brand reputation che una cantina deve saper comunicare, anche grazie al lavoro del suo Wine Export Manager.

Queste iniziative risultano centrali per il loro grado di coinvolgere, formare e informare allo stesso tempo i visitatori provenienti dall’estero.

In quest’ottica di promozione continua delle nostre cantine partner, abbiamo organizzato una visita in Toscana invitando e guidando gli importatori nostri partner, provenienti dalla Cina.

Il vino italiano in Cina, una sfida in crescita

Il 2018 è stato un anno particolarmente difficile per il mercato del vino cinese, i volumi importati si sono attestati ad un -8% per la prima volta dal 2014. Tuttavia i consumatori diventano sempre più informati, nonostante questo calo delle importazioni la crescita dal 2014 al 2019 è stata costante.

L’egemonia della Francia continua, in quanto leader di mercato, ma la sua quota sta gradualmente diminuendo; sempre più popolari i vini australiani insieme ad altri paesi come Cile e Italia.

Secondo un’analisi condotta da Wine Intelligence sulla brand awareness delle denominazioni vinicole mondiali in Cina, su 2000 cinesi della classe medio/alta che bevono vini di importazione, Bordeaux è la denominazione più riconosciuta. Segue la locale regione Ningxia, poi i vini del sud della Francia, la Borgogna e al sesto posto i vini siciliani. Per trovare altra Italia bisogna scendere nella classica dov’è c’è prima la Toscana, preceduta da diverse regioni del nuovo mondo, infine il Barolo e il Chianti.

Il lavoro da fare per i produttori italiani è ancora molto, tuttavia grazie alla forza del brand “Made in Italy” che è sempre sinonimo di qualità, esiste per il nostro Paese un netto vantaggio competitivo.

Da non sottovalutare è il mercato e-commerce, di cui quello cinese è il più vasto al mondo. In crescita i produttori di vino che cercano di raggiungere i consumatori tramite internet, grazie all’utilizzo di piattaforme e-commerce e social network.

Anche per questo motivo, il mercato del vino cinese sta diventando sempre più frammentato, un segnale di progressione che lo fa somigliare maggiormente ad altri mercati internazionali.

Infatti i consumatori cinesi iniziano ad acquistare vini di migliore qualità e a espandere il loro catalogo a tutte le tipologie di vino, tra cui gli spumanti, invece di attenersi tradizionalmente ai vini rossi. Inoltre, il loro repertorio di paesi di origine si è ampliato sia per consapevolezza che per consumo, grazie a una maggiore gamma di vini disponibili. Questo potrebbe in parte spiegare perché, nonostante il calo dei volumi di vino importato, il valore sia rimasto relativamente stabile, crescendo del 2,1% nel 2018.

Il mercato cinese sta cambiando molto velocemente e le mode contagiano tanti nuovi consumatori, anche in altre città meno conosciute del paese. Ad ogni modo, per far sì che aumenti l’impegno dei cinesi al consumo di vino, sarà fondamentale fornire più occasioni e motivazioni per acquistare una bottiglia.

La Cina e il Brunello di Montalcino

Durante i tre giorni di incoming di occasioni per degustare delle ottime bottiglie ce ne sono state diverse. Abbiamo ospitato business-man cinesi con i quali abbiamo rapporti da anni e che acquistano regolarmente i prodotti dei nostri produttori di molte regioni italiane. Sono importatori che hanno alle loro dipendenze un grande gruppo di distributori che servono HoReCa, wine bar e supermercati.

È stata la prima volta, per alcuni di loro, a Montalcino e dai loro volti è emersa la grande, profonda meraviglia per un territorio “da cartolina” e per cantine tanto antiche e piene di storia quanto innovative.

Siamo felici di aver contribuito a far vivere loro un’esperienza a 360° nel mondo del Brunello di Montalcino.

Il Brunello è un’uva molto pregiata, poiché in grado di produrre vini da lungo invecchiamento, regalando dei rossi di altissimo pregio.

La nascita di questo vino risale all’Ottocento, quando alcuni agricoltori montalcinesi iniziarono a sperimentare la produzione di rosso con le uve di una vite tradizionalmente coltivata nella zona. Una vite chiamata “Brunello” o “Brunellino” che, verso la metà dell’Ottocento, viene identificata come una varietà del Sangiovese.
Nel 2018 sono state prodotte 8 milioni di bottiglie di Brunello. L’export si conferma al 70% della produzione totale, con gli Usa primo mercato, seguiti da Europa, mercati asiatici (Cina, Hong Kong, Giappone), Canada, centro e sud America.

Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è stato stimato in 160 milioni. In quest’ottica di crescita anche i flussi turistici ne traggono beneficio, con un aumento del 10% rispetto all’anno scorso, quando vennero registrati 1,5 milioni di visitatori; i pernottamenti hanno fatto segnare un +20% rispetto al 2017, quando erano stati 150mila.

La Toscana vista dalla Cina, tra Montepulciano e Montalcino

La Toscana è ben posizionata nella mente dei consumatori cinesi come regione d’eccellenza del vino italiano. I nostri partner importatori hanno potuto essere ospiti privilegiati di alcune delle più rinomate cantine della provincia di Siena, in un viaggio che ha attraversato uno dei territori più importanti della regione.

Ringraziamo le aziende che ci hanno accolto regalando un’esperienza unica ai nostri ospiti, che siamo sicuri, riusciranno a comunicare ai loro partner tutta la magia che hanno vissuto nella splendida cornice toscana.

Il fitto programma ha permesso la visita e la degustazione di bottiglie di pregio presso sei cantine selezionate nella zona di Montepulciano e Montalcino:

Cantine Salcheto – Montepulciano

Una vista mozzafiato che si apre sull’antica città di Montepulciano, dal cuore della cantina Salcheto, votata al biologico e al biodinamico. Vini a prevalenza di Sangiovese, il vitigno principe dei toscani, simbolo del terroir di Montepulciano.

Il Marroneto – Montalcino

Produttori storici del territorio che hanno saputo affascinare e saziare con racconti unici e suggestivi la fame (e la sete!) dei nostri operatori.

Casa Raia – Montalcino

Un’oasi di pace e fresco ha accolto i nostri importatori cinesi a Casa Raia per un pranzo vista vigne e una degustazione della produzione biologica di questa azienda di Montalcino.

Tenute di Sesta – Montalcino

Con la sua suggestiva bottaia, il casale antico incastonato nei 30 ettari di vigneto e la calorosa accoglienza della famiglia di Giovanni Ciacci, Andrea e Francesca. Una visita letteralmente immersa nella storia del Brunello di Montalcino

 Cantina Lisini – Montalcino

Un’azienda che mantiene la versione più tradizionale del Brunello, grazie a un’esperienza che attinge dalla storia incredibilmente antica di questa famiglia: la proprietà della terra appartiene alla storia della famiglia dal XVI secolo.

Cantina Ciacci Piccolomini D’Aragona – Montalcino

Alla scoperta della migliore produzione toscana per i nostri importatori cinesi che hanno concluso la visita a Montalcino con la cantina Ciacci Piccolomini d’ Aragona che vanta origini risalenti al XVII secolo. Stupefacenti la bottaia e il panorama esterno.

Elledue crea connessioni per promuovere i tuoi vini all’estero

Elledue è una società con responsabili vendite operanti in tre continenti (Nord Europa, Asia e America Settentrionale) e professionisti del settore marketing pronti ad affiancarti ed introdurti all’interno dei nuovi mercati in cui la tua azienda deciderà di investire.

Un mercato in continua espansione impone però regole più dure per chi intende parteciparvi, in quanto si compone di una sempre maggiore concorrenza nonché di un’ampia gamma di possibili investimenti tra cui dover scegliere.

Vuoi conoscere quali sono le occasioni di crescita all’estero per la tua azienda? Contattaci per una consulenza.

La gallery dell’incoming dei buyer cinesi a Montalcino

 

FONTI:

[1] https://www.consorziobrunellodimontalcino.it

[2] https://www.federvini.it/news-cat/1415-il-mercato-del-vino-cinese-mostra-segni-di-sviluppo-nonostante-il-calo-del-volume-di-vino-importato-nel-2018

[3] https://www.ilsole24ore.com/art/brunello-montalcino-piu-un-milione-ad-ettaro-e-turisti-record–ABZcalUB

[4] http://www.inumeridelvino.it/2019/01/brand-awareness-delle-denominazioni-del-vino-in-cina-e-usa-dati-wine-intelligence.html#more-23581

lisa.deleonardis

Nel consiglio di amminstrazione della società, si occupa di marketing digitale e comunicazione in Elledue. E' direttore responsabile di alcune riviste di settore (tra cui A come Agricoltura).



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