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Facebook utile per cantine vinicole: 5 consigli per utilizzarlo al meglio

Facebook è utile per vendere vino? Non esattamente, ma è fondamentale per fare branding e intercettare il proprio target. Vediamo perché e come utilizzarlo al meglio.


C’è una stretta correlazione tra Facebook e il mondo del vino, ed è il pubblico. Il più famoso social network al mondo è infatti ancora il preferito dalla generazione dei millennials, ossia quella dei nati tra il 1983 e il 2001. Sono loro gli utenti più attivi sulla piattaforma, con una media di utilizzo di 1.000 minuti al mese, contro gli appena 300 – 400 di SnapChat e Instagram.

Sempre loro, questa volta secondo l’Istat, sono il pubblico (italiano e non) di affezionatissimi al vino, che – non solo – ne consumano di più, ma sono anche maggiormente alfabetizzati sull’argomento. L’ultimo rapporto Istat 2019 sul consumo di bevande in Italia, infatti, ha evidenziato come la generazione millennials sia trainante per consumi di vino nel Bel Paese. Un ruolo quotato al 35% dei consumi nazionali (il 6% in più del 2018) rispetto al 10% della fascia 55 – 65.

Sono inoltre quelli che spendono di più e più frequentemente per l’acquisto di fine wine e vini di qualità, con particolare predilezione per le denominazioni di origine. Insomma, un pubblico ideale, presente in maniera concentrata sul social network figlio di Mark Zuckerberg. Basterebbe questo a lasciar intendere l’importanza per una cantina di essere presente su Facebook, in modo oculato e professionale.

Ecco allora 5 consigli per avviare o rinnovare la strategia di comunicazione della tua cantina su Facebook. Ma prima, una premessa necessaria:

Facebook serve per vendere vino?

Non proprio, o meglio, non in maniera diretta. Certo, è possibile creare una vetrina prodotti completa di immagini e scheda tecnica attraverso la quale ricevere ordinazioni, ma non sarà sicuramente questo a rappresentare una “svolta” in termini di fatturato.

Allora: a cosa serve Facebook?

Serve a fare branding, ovvero ad affermare la presenza della propria azienda e dei tuoi prodotti sul mercato, a raccontare la filosofia alla base dei tuoi vini, ad entrare nella quotidianità del pubblico e ad intercettare professionisti interessati alle tue etichette.

Facebook è network dove vita privata e professionale entrano in contatto, generando sinergie. Trovare il modo più efficace per intercettare queste frequenze è ciò che fa il successo della tua strategia.

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1 – Se devi essere su Facebook, sii professionale

Facebook è ormai da anni un vero e proprio strumento di business, sul quale le aziende scelgono di investire anche in maniera considerevole, sottraendo budget ad altre attività promozionali considerate superate.

La sua forza risiede nella praticità, nella presenza di pubblico in target, nella forza pervasiva dei suoi contenuti. Strutturare un piano di comunicazione, con obiettivi da raggiungere, contenuti ottimizzati per farlo e un taglio comunicativo coerente con la filosofia aziendale è un vero e proprio lavoro.

Far da sé può anche significare imparare e riuscire, proprio come un pubblicitario potrebbe, teoricamente, imparare a fare del buon vino e a venderlo. Ma occorre tempo, dedizione e studio. Se il tuo lavoro è fare il vino, lascia la comunicazione a chi lo fa di mestiere.

2 – Prendi parte alla strategia

Hai scelto di mettere la comunicazione in mano a professionisti del settore. Perfetto, ma questo non significa abbandonarli a sé stessi. Una strategia social di successo si basa sempre sulla collaborazione tra cliente e agenzia.

Potresti avere una buona idea e chiedere ai creativi di tradurre in modo efficace sul web. O potrebbero averla loro e potresti renderti disponibile a realizzarla (con shooting fotografici, presentazioni, interviste e simili). Dietro un buon vino c’è sempre la filosofia e la storia di chi lo produce. Sono questi i valori da raccontare.

3 – Ottieni marginalità con kit e confezioni regalo

Se, come detto, Facebook non serve a vendere vino in modo diretto, può certamente rivelarsi utile in occasioni specifiche.

Confezioni regalo per Natale, offerte in previsione di altre feste, kit degustazione, stock per svuotare il magazzino, offerte per la ristorazione: tutti questi segmenti costituiscono ottimi spunti per la creazione di contenuti e grandi occasioni di marginalità.

4 – Rivolgiti anche alla ristorazione

Facebook non è solo un canale per utenti generici. In esso sono presenti moltissimi operatori HoReCa, funzionalmente profilati. Gestori di bar e ristoranti, agenti, organizzatori di eventi, sommelier, operatori di catering e ancora molti altri.

Come trovarli? Con contenuti sponsorizzati targettizzati su competenze specifiche (lavorative, di interesse, di zona, etc), ma anche all’interno di gruppi specializzati. Ne esistono molti e ti basterà inserire delle parole chiave come “sommelier”, “vino”, “degustazioni” nel motore di ricerca per farti un’idea.

5 – Sponsorizza, ma non troppo

Promuovere contenuti su Facebook è l’unico vero modo per renderne davvero efficace la trasmissione di messaggio. “Viziare” l’algoritmo alla base del social network con un numero insensato di sponsorizzazioni, magari poco mirate e non ottimizzate, significa sprecare potenziale.

Anche qui, il supporto di un professionista del web, in grado di interpretare i risultati ottenuti e creare campagne a pagamento mirate, può realmente fare la differenza.

Se vuoi vendere i tuoi vini, la migliore soluzione è l’export

Grazie alle funzioni multilingua e alla sua diffusione in tutto l’occidente, Facebook è una vetrina potenzialmente ideale per raggiungere importatori esteri alla ricerca di vino italiano. Ma non è fatto per questo.

Impostare una strategia con questo obiettivo su Facebook significa forzare questo strumento oltre le proprie possibilità, con conseguente sperpero di tempo e denaro.

Se vuoi davvero vendere i tuoi vini all’estero prova con Wine Business Hub: l’innovativa piattaforma online di ElleDue dove trovare e incontrare importatori da tutto il mondo interessati ai tuoi vini. Una fiera sempre aperta per la tua cantina, che ti permette di risparmiare su allestimenti, viaggi e partecipazione a eventi di settore, vendendo i tuoi vini direttamente dalla tua cantina.

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Antonio Secondo



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